Per Beatrice la scrittura è una valvola di sfogo. E per voi?
Semi di Lampedusa all’Istituto Pischedda di Bosa
E se scegliere di partire dalla propria terra nativa fosse una possibilità data ad ogni persona del pianeta? E se scegliere di restare nella propria terra nativa fosse una possibilità concreta di realizzazione per ogni uomo e donna? Non sarebbe un mondo migliore? La libertà dell’uomo, misura della sua capacità di compimento nel bene, viene molto spesso negata quando si parla di migrazioni. Lo sappiamo bene perché, in questi anni, abbiamo visto di tutto su giornali, tv, social media venendo a conoscenza di drammi ed eventi tragici che hanno coinvolto migliaia di persone. Ebbene, proprio di queste problematiche si è parlato durante un incontro organizzato dall’Istituto d’Istruzione Superiore “G.A. Pischedda” di Bosa il giorno 16 maggio 2024 dal titolo “Migrare: scelta di libertà?”, nel quale sono intervenuti relatori che, a vario titolo, hanno permesso ai nostri alunni di confrontarsi con un tema di grande attualità che pone al centro la dignità della persona.
Erano presenti Gianmatteo Sabatino, responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Sardegna, che ha parlato dell’opera preziosa dei corridoi umanitari che la Comunità organizza e promuove; Ilaria Onida, professionista nel campo dei diritti umani e dell’educazione alla mondialità; Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 ottobre, un’organizzazione che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’inclusione e dell’accoglienza. Infatti, il Comitato, nato all’indomani del naufragio del 3 ottobre 2013 al largo delle coste di Lampedusa, in cui hanno perso la vita 368 migranti, opera per ricordare le migliaia di persone che regolarmente muoiono nel Mar Mediterraneo o restano bloccate ai confini orientali dell’Europa. Per questo, proprio la presenza di Tareke, che ha anche vissuto in prima persona il dramma dei “viaggi della speranza” e che è stato uno degli ispiratori del film “Io Capitano” di Matteo Garrone, ha permesso di unire l’aspetto conoscitivo del fenomeno con quello esperienziale catturando l’attenzione degli alunni e di quanti erano presenti.
L’evento è stato condotto dagli studenti che, in questi anni, si sono recati a Lampedusa proprio in occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza che raccoglie sull’Isola tante scuole provenienti da tutta Europa e tra queste anche la nostra. Alcuni di loro hanno illustrato i motivi principali per cui oggi, purtroppo, la scelta di migrare non è più libera: la questione demografica, l’urbanizzazione, le disuguaglianze economiche e sociali, i cambiamenti climatici e infine le guerre che costringono migliaia di persone, ogni anno, a lasciare la propria terra per arrivare in Europa attraverso viaggi in cui conoscono fame, violenza, tortura e molti anche la morte. Questo spazio formativo ha dato loro modo di raccontare a tutti gli altri studenti la loro esperienza a Lampedusa, i laboratori didattici a cui hanno partecipato, i momenti che hanno vissuto, le testimonianze dirette dei sopravvissuti al naufragio che hanno ascoltato, anche attraverso la visione di filmati e foto.
Molto importante è stato il richiamo da parte di tutti i relatori rivolto alla platea di alunni e docenti, a non fermarsi ai tanti “luoghi comuni” che circolano su queste tematiche ma a cercare di comprendere tutto il fenomeno informandosi, studiando e ascoltando anche chi, “da dentro”, vi opera. I relatori hanno spronato i ragazzi a impegnarsi a favore dei più deboli mettendo a frutto i loro talenti e la possibilità stessa di studiare che non è data a tutti nel mondo. Come ha ricordato Tareke, infatti, “sognare è gratis” ed è il solo vero e autentico motore del cambiamento!
Ringraziamo per queste tre ore intense di emozioni e riflessioni tutta la comunità scolastica del Pischedda di Bosa, a partire dalla Dirigente e, a seguire, tutto il personale scolastico. Questo incontro è stato un ponte che ha permesso di avvicinare tante persone a una realtà del nostro tempo che ha bisogno di smuovere coscienze e “preparare” scelte coraggiose che, speriamo, nasceranno anche dal cuore dei nostri alunni.
Suor Francesca Donzelli, docente di Religione cattolica