Murale di GD a Macomer, realizzato da MamBlob 2019. Fotografia del prof. Murgia
Grazia Deledda è stata una delle più importanti scrittrici del Novecento e fu la prima donna italiana a vincere il premio Nobel per la letteratura. Ho avuto modo di conoscere questa grande scrittrice quasi per caso, guardando delle fotografie a scuola.
Dopo aver osservato a lungo alcune immagini che la ritraevano, sono rimasta impressionata dal suo "cambio d'umore e di espressione" che traspariva dalle sue fotografie. Ci sono delle immagini che la ritraggono mentre è impegnata a scrivere, immersa nei suoi pensieri, nel suo mondo.
Le sue espressioni quando scrive o legge qualcosa di suo, sono veramente particolari: come ad esempio la mano appoggiata sul mento o il sorriso accennato che ricorda quello della Gioconda.
Proprio in queste pose, come in altre, si possono notare dei dettagli apparentemente irrilevanti, ma di fondamentale importanza per provare a conoscere sotto un altro punto di vista questa scrittrice. Ad iniziare per esempio dalla spensieratezza che traspare da alcune fotografie, dalla passione per la scrittura, oppure il candore e l'estremo coinvolgimento che si percepiscono mentre è intenta a "romanzare" il suo mondo e non solo. Da queste immagini, emerge la personalità di una donna con la D maiuscola. Una donna coraggiosa, intraprendente, ma soprattutto indipendente. Tutti questi sono valori, forse tra i più belli che una donna possa incarnare.
Ammiro questa scrittrice per essere riuscita a costruirsi il futuro che desiderava, in un modo straordinario e rivoluzionario, contro i tanti pregiudizi sulle donne e la mentalità chiusa dell'epoca.
A Macomer possiamo ammirare un murale dal grande impatto cromatico che raffigura Grazia Deledda ed è corredato da una citazione della grande scrittrice sarda:
"Siamo il regno ininterrotto del lentischio
delle onde che ruscellano
i graniti antichi...
I colori del volto sono molto vivaci: spicca il giallo, che ritengo indichi la solarità e la positività che contraddistinguono il carattere della scrittrice; il rosa, per l'importanza della femminilità e per le lotte di emancipazione della donna. Il verde, invece, lo associo al lavoro e l'azzurro alla figura dell'uomo.
Naturalmente questi sono i miei pensieri, ciò che alcune sue fotografie e questo murale mi hanno trasmesso.
Vorrei citare una sua frase che mi ha colpito in particolar modo: “ La vita passa e noi la lasciamo passare come l'acqua del fiume, e solo quando manca ci accorgiamo che manca”.
Ho riflettuto molto su questo pensiero, sull'importanza dei piccoli momenti, degli istanti e dei gesti.
“Un uomo libero è sempre adatto per una donna libera: basta che ci sia l'amore.” Anche questa frase mi ha colpito molto, per l'importanza che Grazia Deledda ripone nel sentimento dell'amore.
Le sue opere, le sue fotografie, mi hanno trasmesso dei messaggi che mi hanno arricchito e nei quali mi sono in qualche modo immedesimata.
Natalia Mocci