07 Jun
07Jun

Lo scorso 4 maggio con la prof.ssa di religione, Salvatorica Fenu, e l’insegnante di arte, Silvia Pani, noi studenti delle classi IV M, V M e L dell’indirizzo alberghiero siamo andati a Cagliari per approfondire la tematica dell'UDA "Un’economia solidale per un mondo più giusto”. In questa occasione abbiamo visitato la bottega solidale “Sucania” e incontrato le volontarie, che con grande disponibilità ci hanno accolto e spiegato i principi del commercio equo solidale. Molti prodotti che arrivano nelle nostre tavole come the, caffè, cacao, prodotti artigianali, vengono commercializzati da grandi multinazionali, che acquistano dai contadini del Sud del mondo a prezzi bassi, per poi rivenderli a costi altissimi, senza farsi nessuno scrupolo delle condizioni di vita dei lavoratori costretti a lavorare in situazioni di rischio, in ambienti malsani e con retribuzioni molto basse, che non garantiscono di vivere in modo dignitoso. L'obiettivo delle associazioni come Sucania non è la ricerca del profitto, ma quello di aiutare i produttori a vendere i loro prodotti ad un prezzo giusto. Negli scaffali della bottega solidale abbiamo potuto vedere che ogni prodotto ha una scheda con tutte le indicazioni che permettono di risalire direttamente ai produttori, in questo modo il consumatore può verificare tutta l'attività della cooperativa e accertarsi anche delle condizioni di vita di chi lavora e dei loro diritti. In poche parole il commercio equo solidale garantisce ai produttori migliori condizioni di vita. Consultare le etichette apposte sui prodotti mentre facciamo la spesa ci sembra un’azione banale, ma in realtà abbiamo scoperto che consumare in modo critico vuol dire scegliere gli articoli da acquistare non solo in base al prezzo e alla qualità, ma anche in base alla loro storia, al comportamento delle imprese che producono e vendono. Acquistare prodotti equo solidali aiuta di fatto a rendere giustizia a tanti produttori dei Paesi del Sud del mondo e contribuisce a creare un mondo più giusto.

Gli studenti delle classi IV M, V M e L dell’indirizzo alberghiero

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