Bisogna far rumore!
Oggi in Italia il femminicidio è un dramma sempre più rilevante. Secondo una statistica, dall'inizio dell'anno, sono 28 le vittime, circa 2 a settimana. Come ho evidenziato, si parla di statistiche e numeri, proprio quelle che sentiamo nei tg ogni giorno. Siamo rassegnati, al punto che ormai si rimane in silenzio e un po' indifferenti, ma occorre andare oltre.
Per migliorare la situazione è necessario cambiare le leggi.
Il problema di fondo è che, chi commette un femminicidio non viene condannato con una pena adeguata, se pensiamo che spesso per arrivare alla verità e punire i colpevoli devono passare molti anni. A mio parere va anche cambiato il mondo dell'informazione: sovente, viene data più importanza a chi ha commesso il reato che alla vittima. Occorre educare e sensibilizzare la società per poter riflettere sul tema e aiutare fin da subito chi si trova in difficoltà, ossia la donna. Questo deve essere fatto prima che sia troppo tardi e prima che l'indifferenza prevalga. Sarebbe opportuno che ciascuno di noi intervenisse immediatamente nel caso in cui dovesse assistere a un episodio di aggressione. Solo così, potremmo trasmettere forza e coraggio alle donne per denunciare fin dal primo episodio la violenza subita.
A volte mi capita di soffermarmi e pensare sul motivo per cui la donna non denunci subito. Forse per una questione di dignità? Per amore della propria famiglia? Per paura? Le domande sono tante, ma senza una chiara risposta. Per questo motivo è necessario e quindi doveroso che tutti assieme:
"facciamo rumore" per essere più attivi e rispettosi, per far sentire a più cori le "urla silenziose" delle nostre madri, sorelle, amanti, donne, vittime solitarie.
Marco Spanu