07 Nov
07Nov

Cari lettori, sono Beatrice, una ragazza di 15 anni che per un mese ha provato a vivere senza telefono, l’oggetto che molti adulti definiscono come una delle dipendenze dei giovani d’oggi. I ragazzi, infatti, fanno tutto con il cellulare vicino: mangiano, dormono, fanno i compiti e svolgono tutte le altre azioni della vita quotidiana senza separarsene.

Anch’io, prima di trascorrere alcuni attimi della mia vita senza questo oggetto, lo portavo sempre con me e, a volte, a causa di ciò, non mi godevo neanche i momenti con le persone a me care perché ero sempre preoccupata che mi arrivassero notifiche importanti o messaggi che dovevo subito leggere. 

Questo periodo, non vi mento, è stato difficile perché non sapevo come trascorrere il mio tempo libero. Non potevo guardare video su YouTube, messaggiare con le mie amiche o ascoltare la musica; ero, in poche parole, fuori dal mondo. Mi sono sentita catapultata in un universo parallelo in cui non esistevano gli strumenti tecnologici e in cui le persone sperimentavano la vera comunicazione con gli altri. 

Questa esperienza, alla fine, anche se complicata, mi ha insegnato varie cose: il valore immenso che ha una conversazione di persona rispetto a quella online, quanto è bello avere dei propri hobby a cui dedicare del tempo libero e l’importanza dei sentimenti umani, che attraverso il telefono non si possono trasmettere a un’altra persona.

Prima di salutarvi, cari lettori, mi sento quindi di darvi un consiglio: a volte provate a spegnere il telefono e a fare ciò che vi rende felici.


Beatrice Cicchinelli, 2D Liceo Classico

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