Durante il pomeriggio del 22 gennaio 2024 una notizia tiene con il fiato sospeso milioni di italiani appassionati di calcio: Gigi Riva è stato colpito da un malore nella sua abitazione di Cagliari, immediatamente ricoverato, muore nella serata del medesimo giorno; “Rombo di tuono”, così chiamato per il suo mancino esplosivo, ci ha lasciato. Arrivato in Sardegna alla giovane età di 23 anni, con la volontà di scappare al più presto, ritorna ben presto sui suoi passi ed innamorandosi della meravigliosa terra sarda finirà per non lasciarla più. Simbolo di valori umani quali fedeltà e attaccamento alla maglia, rifiuta le offerte provenienti dalle più forti squadre italiane, Juventus, Inter e Milan tra tutte, deciso a rimanere nella terra che lo aveva consacrato e nella squadra alla quale aveva giurato amore eterno; Rombo di Tuono diventa così un capopopolo del Cagliari, sino a allo storico Scudetto della stagione 1969/1970, corredata di magnifici e decisivi gol. Oltre allo straordinario ricordo calcistico e umano lasciato nel cuore dei tifosi del Cagliari, Gigi Riva si impone anche nella Nazionale italiana di calcio, della quale tuttora è il miglior capocannoniere della storia con 35 gol, tra i quali l’indimenticabile rete alla Germania nel Campionato del Mondo, svoltosi in Messico nel 1970, con la partita giocata allo stadio “Azteca” e terminata 4-3 per gli Azzurri, match passato alla storia come “La Partita del Secolo”. Tanti sono stati i messaggi d’affetto e cordoglio rivolti a Riva provenienti da tutto il mondo del calcio e non solo, chiunque all’immensa classe e bravura calcistica ha anteposto, esaltandoli, i valori di rispetto e amore di cui Rombo di Tuono si è fatto portatore. Grazie per aver incarnato queste virtù umane, che ora sono rare sia nel mondo del calcio che nella vita di tutti i giorni, mancherai tantissimo Gigi Riva.
Nicholas Pinna, V D Liceo classico