La scultura si trova a Modolo fotografia della prof.ssa Piras
Grazia Deledda è stata una delle scrittrici più esemplari del Novecento. Nata in una famiglia borghese. Grazie alla sua sobrietà, caparbietà, intraprendenza e testardaggine ha conquistato l'ambito premio Nobel, sfidando tutte le critiche e i pregiudizi nei suoi confronti. Su di lei incombeva il pesante macigno di un giudizio sempre negativo: veniva infatti tacciata di essere illetterata. Nel 900 i pregiudizi erano un fenomeno molto diffuso all'interno della società. Grazia Deledda invece amava la cultura, voleva guadagnarsi da vivere con i suoi scritti. Grazie a quanto appreso a scuola, dalle lezioni del nostro insegnante, la figura di Grazia Deledda mi ha incuriosito.
In lei vedo tantissime sfaccettature: quella di una donna protettrice della sua terra, la Sardegna. Nelle sue opere infatti, molteplici sono le tematiche legate all'isola: un'etica patriarcale della società sarda del tempo, la forza della passione, senso del peccato.
Una delle citazioni che mi ha colpito è stata: “Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta, sconsigliatelo fermamente. Se continua, minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri. "
A mio parere le sue parole fanno intendere che, chiunque abbia l’ispirazione, il desiderio di ottenere qualcosa lo possa raggiungere superando gli ostacoli e le avversità.
Marco Spanu