23 May
23May

Ultimamente migliaia di studenti hanno optato per l’iscrizione ad università telematiche, istituzioni accademiche che permettono il conseguimento di titoli di studio equiparabili a quelli delle università statali, preferendole alle tradizionali università. 

Da alcune indagini svolte sugli studenti frequentanti gli ultimi anni delle scuole superiori è emerso che 1 su 10 valuti l’iscrizione ad un’università telematica. Questi corsi di studio permettono di seguire le lezioni da remoto per mezzo dei dispositivi digitali e di avere costante accesso ai materiali didattici. Inoltre la maggior parte di essi offre corsi di laurea nelle principali aree di formazione, tra cui economia, ingegneria, giurisprudenza, psicologia e lettere. Nel periodo precedente alla pandemia rappresentavano la migliore alternativa per coloro che, a causa di particolari esigenze lavorative, avevano necessità di maggiore flessibilità oraria. Nel periodo post-pandemia, invece, numerosi studenti, dopo essersi potuti interfacciare con l’innovativa didattica a distanza, hanno rivalutato questa scelta. Sono numerosi, infatti, i vantaggi che hanno riscontrato nella nuova modalità didattica; tra questi, come anticipato in precedenza, l’accesso al materiale didattico in ogni momento e la possibilità di ascoltare le lezioni dei docenti nei momenti liberi o nei weekend e di ottimizzare il proprio tempo. Oltre a ciò è possibile iscriversi in qualsiasi periodo dell’anno senza limitazioni e senza effettuare alcun test d’ingresso, permettendo agli studenti di evitare stress ed ansia. Molti giovani credono che possa essere un’ottima soluzione per l’inquinamento ambientale in quanto, iscrivendosi ad un corso di laurea telematico, si riducono le emissioni per gli spostamenti e la produzione di carta, avendo la maggior parte del materiale in formato digitale. Si evidenziano, però, anche aspetti negativi legati a questa scelta: le limitazioni dei rapporti sociali, date dall’impossibilità di relazionarsi con insegnanti e colleghi, infatti, sebbene si possano richiedere incontri telematici con i propri docenti, si è maggiormente limitati negli scambi personali rispetto ad un corso tradizionale; il più ristretto ventaglio di scelta tra i corsi disponibili rispetto alle comuni università ed il fatto che solitamente non permettano lo svolgimento degli esami online e di conseguenza permanga la necessità dello spostamento. 

È bene che le università stiano al passo coi tempi ed usufruiscano delle nuove tecnologie per garantire la personalizzazione e la flessibilità della didattica agli studenti, permettendo loro di svolgere delle attività lavorative oppure semplicemente delle attività extra-universitarie senza eccessive limitazioni; ma in egual misura bisogna ricordare l’importanza della socialità e non trascurare gli scambi personali che sono da sempre fondamentali nell’iter di formazione e di acquisizione di nuove abilità e competenze.

 Gaia Corda, Liceo classico

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