21 Apr
21Apr

Il grave problema dell'inquinamento, cioè l'alterazione dell'ambiente che può essere causata sia da fattori naturali che antropologici, ci mostra oggi le sue conseguenze più severe e non solo per la crisi energetica che si riflette sulle bollette di gas e luce. 

Esistono vari tipi di inquinamento: acustico, ambientale, luminoso e soprattutto atmosferico. Quest'ultimo rappresenta, specialmente oggi, uno dei principali problemi della società moderna. Il 75% dell’inquinamento è causato per lo più da attività umane e colpisce soprattutto le grandi aree urbane, dov'è particolarmente noto il fenomeno dello smog, una nuvola di fumo acido ricco di polveri e gas irritanti che si addensa negli strati bassi dell'atmosfera andando a danneggiare anche l'importante patrimonio storico che possediamo; su di essi si deposita infatti una patina nera indelebile, formata da polveri molto corrosive, che lentamente erodono e distruggono le superfici. 

Uno degli aspetti peggiori è che anche il clima sta cambiando radicalmente modificando l’ambiente naturale e i modi di vivere di animali e persone. Solo per fare un esempio, ad aprile, in alcuni paesi della Sardegna, il brusco calo delle temperature ha portato delle abbondanti nevicate: un duro colpo alle coltivazioni, soprattutto se si considera che una parte consistente del territorio isolano era stata danneggiata dagli incendi della scorsa estate, vanificando il lavoro di tanti anni di sacrifici e fatiche. 

Il tema dell’inquinamento è talmente sentito che lo stesso Papa Francesco ne ha parlato nella sua enciclica, “Laudato Sì”, soffermandosi in particolar modo sulla stretta connessione esistente tra degrado ambientale e la crisi sociale dell’umanità. Secondo Papa Francesco i progressi della tecnologia e della scienza sono stati essenziali e molto importanti per l’evoluzione dell’umanità che, tuttavia, non è riuscita a sviluppare allo stesso modo senso di responsabilità nell’ottica delle generazioni future. Inoltre paesi come l’Italia, nelle ultime settimane, con l’inasprirsi del conflitto tra Russia e Ucraina, iniziano ad accusare i colpi della dipendenza economica da queste nazioni. Questo va a pesare sui cittadini stessi, che vedono i prezzi aumentare, come quello della benzina, di cui si continua a discutere. Tante le soluzioni proposte, come quella per svincolare l’Italia dalla dipendenza del gas russo, che prevedrebbe la riapertura delle miniere di carbone, rimaste chiuse per anni, con il conseguente aumento dell’inquinamento.

Da diversi anni l’Italia, come altri paesi, in particolare quelli facenti parte del G7, gruppo intergovernativo informale che riunisce le principali sette economie dei paesi avanzati (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti), si è prefissata degli obiettivi per diminuire l’impatto ambientale: fondamentale sarà il raggiungimento totale della transizione energetica, cioè il passaggio dall'utilizzo di fonti di energia non rinnovabile a quelle rinnovabili, considerate più efficienti per la salvaguardia del nostro prezioso pianeta, unico nel suo genere.

Nonostante l’impegno dimostrato negli ultimi anni, tutti questi problemi, sottovalutati e ignorati nel passato, impongono agli uomini un radicale cambiamento del proprio modo di vivere, oramai insostenibile, per non incorrere in conseguenze ben più gravi.

Serena Trudu, IV Liceo scientifico

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