Francesca Stellato (II D Liceo Classico) esprime la sua opinione contraria a lasciar copiare i compagni:
Un dilemma che ogni anno, soprattutto durante le verifiche, compare davanti agli studenti, è il far copiare o meno i compagni. È giusto? Li aiuterebbe? Questi e altri dubbi giungono alla testa degli studenti quando un compagno chiede: “Mi fai copiare?”.Io sostengo e continuerò a sostenere la tesi secondo la quale lasciar copiare i propri compagni è sbagliato; infatti, ci sono infinite argomentazioni a sostegno di questa posizione, ma mi limiterò a esporne solo alcune.
La prima che mi viene in mente riguarda lo studente che fa copiare: avrebbe tempo per fare sia il suo compito che quello del compagno? La risposta, direi scontata, è no. Ho notato, in questi anni di scuola, studenti che, dopo aver deciso di far copiare i propri compagni, si lamentavano del fatto di non aver avuto tempo di completare la loro verifica e, di conseguenza, di aver visto il compagno che non aveva studiato ma copiato prendere un voto uguale o addirittura più alto di loro. Apparentemente lo studente che paga questo atto è colui che fa copiare; invece, colui che copia rimane illeso e riesce a cavarsela.
Non è così, perché nella seconda argomentazione che porto a mio favore spiego nel concreto ciò che va contro a chi copia: lo studente, di solito denominato “copione”, imparerebbe realmente qualcosa? Lo aiuta davvero copiare o col tempo mancherebbe di nozioni necessarie nel suo percorso scolastico? Non lo aiuterebbe affatto, perché, sebbene sia andato bene in quel singolo compito in classe, ci tengo a sottolineare singolo, non ha acquisito le competenze necessarie per andare avanti con l’argomento successivo. Questo fenomeno lo definirei effetto domino: infatti lo studente, dopo aver copiato e essere andato bene, penserà che questa sia una strategia proficua per il suo andamento scolastico e continuerà a non studiare e quindi a non acquisire le competenze necessarie per proseguire il percorso di studi. Ovviamente coloro che sono favorevoli a far copiare i compagni sosterrebbero che questo gesto è solo un aiuto che non toglie tempo, ma fa in modo che un compagno in difficoltà vada comunque bene al compito in classe. Analizziamo il loro pensiero: è giusto far copiare i compagni perché non ha ripercussioni negative sul futuro scolastico e se qualcuno lo fa è una persona buona che aiuta solo qualcuno che ha più difficoltà. Per sminuire questa tesi c’è una frase che può sembrare banale, ma è una delle prime motivazioni che spinge gli studenti a non far copiare: “Se lo scoprisse l’insegnante?”. Quindi questa frase confuta da sola la tesi a favore dell’atto di far copiare; infatti, sia lo studente che suggerisce, sia quello che copia rischiano di andare male al compito, di prendere una nota se scoperti dall’insegnate e di non avere la possibilità di fare un compito che, seppur sbagliato, può insegnare qualcosa.Inoltre, per sostenere l’ultima affermazione detta mi avvalgo del detto che recita “sbagliando si impara”; quindi, concludo dicendo che far copiare i compagni è sbagliato perché ciò si ripercuote sul proprio e sul loro andamento scolastico, e, come fa intendere il detto, è meglio sbagliare di mano propria ma imparare, che fare giusto ma non capire niente.
La risposta di Giuseppe Masia (II D Liceo Classico):
Secondo me far copiare i compagni è giusto, perché magari il compagno non ha potuto studiare per una verifica, oppure non ha fatto i compiti per vari motivi, perché aveva impegni o non aveva tempo e, per evitare le conseguenze di un brutto voto, ritengo umano e giusto lasciar copiare un compagno. Inoltre, non costa nulla e, anche se può penalizzarti, è un gesto generoso di amicizia; chi lascia copiare però sta mettendo a rischio, se in una verifica, il proprio compito.
I contro di lasciar copiare un compagno sono pochi; infatti, colui che copia non ha studiato e quindi non acquisisce le conoscenze; ci saranno momenti in cui non potrà copiare e quando si permette di copiare, si mette a rischio (durante le verifiche) il proprio compito, perché se il docente lo scopre annulla sia il compito di chi copia, sia il compito di chi lascia copiare.I miei genitori mi hanno insegnato ad aiutare coloro che hanno bisogno, quindi, anche se prendo una nota o la verifica mi viene annullata, ho la giustificazione che stavo aiutando un compagno.
Concludo col dire che copiare è giusto ed è una buona azione anche se può non piacere ai professori.